Referendum 2025: cosa c’è da sapere prima del voto dell’8 e 9 giugno

Cinque quesiti per cambiare le regole sul lavoro e sulla cittadinanza

L’8 e 9 giugno 2025 l’Italia torna alle urne, e non solo per le elezioni amministrative. In quelle stesse giornate si voterà anche per cinque referendum abrogativi che, se approvati, porteranno importanti modifiche in tema di lavoro e cittadinanza. Le consultazioni sono state indette con decreto del Presidente della Repubblica lo scorso 25 marzo e promosse da organizzazioni sindacali e comitati civici.

Lavoro: i quattro quesiti su contratto, licenziamenti e sicurezza

Quattro dei cinque quesiti riguardano il mondo del lavoro e propongono cambiamenti significativi rispetto alla normativa attuale.

  1. Tutele crescenti e reintegro in caso di licenziamento ingiustificato
    Il primo quesito propone di reintrodurre il contratto a tutele crescenti, eliminato con il Jobs Act. In caso di licenziamento ingiustificato, il lavoratore potrebbe così ottenere il reintegro nel posto di lavoro.

  2. Risarcimenti più equi per i lavoratori licenziati
    Il secondo punto mira a cancellare il tetto massimo all’indennizzo economico per i licenziamenti senza giusta causa nelle imprese con meno di 15 dipendenti. Se approvato, il giudice avrebbe maggiore libertà nel determinare il risarcimento in base alla singola situazione.

  3. Contratti a termine: si torna a limiti più rigidi
    Un terzo quesito riguarda i contratti a tempo determinato. L’intento è quello di annullare le recenti semplificazioni che ne hanno favorito l’utilizzo da parte dei datori di lavoro, per tornare a una disciplina più restrittiva a tutela della stabilità occupazionale.

  4. Sicurezza nei cantieri e responsabilità condivisa
    Il quarto quesito punta a ripristinare la responsabilità solidale di committenti, appaltatori e subappaltatori in caso di infortuni sul lavoro. Un tema tornato con forza all’attenzione pubblica dopo i tanti tragici incidenti degli ultimi anni.

Cittadinanza: tempi dimezzati per gli stranieri extracomunitari

L’ultimo quesito riguarda invece l’accesso alla cittadinanza italiana per i cittadini extracomunitari. La proposta è di ridurre da 10 a 5 anni il tempo minimo di residenza legale richiesto per poter presentare la domanda.

Quando e come si vota

I seggi saranno aperti domenica 8 giugno dalle 7:00 alle 23:00 e lunedì 9 giugno dalle 7:00 alle 15:00. Perché un referendum sia valido, è necessario che vada a votare almeno il 50% + 1 degli aventi diritto.

Anche gli italiani residenti all’estero, iscritti all’AIRE, riceveranno un plico per votare per corrispondenza.

Studenti e lavoratori fuori sede: c’è la possibilità di votare

Chi si trova temporaneamente domiciliato in un comune diverso da quello di residenza per motivi di studio, lavoro o salute – purché da almeno tre mesi – potrà votare dove si trova. La richiesta va presentata entro il 4 maggio, con modulo scaricabile dal sito del Ministero dell’Interno e inviando anche copia di tessera elettorale, documento di identità e certificazione della propria condizione di fuorisede.

L’autorizzazione a votare fuori sede arriverà entro il 3 giugno, e dovrà essere esibita insieme ai documenti originali al momento del voto.


By Redazione

Related Posts

Powered by GetYourGuide
HTML Snippets Powered By : XYZScripts.com