Site icon Chieri Magazine

Attenzione alle truffe su WhatsApp: come funziona il furto di account e come proteggersi

Negli ultimi anni, le truffe informatiche si sono evolute in maniera esponenziale, abbandonando gli schemi elementari delle “catene di Sant’Antonio” per adottare strategie sempre più sofisticate. Tra queste, una delle più insidiose è il furto di account su WhatsApp, che sfrutta il social hacking per manipolare le relazioni personali e sottrarre dati sensibili o denaro.

Il meccanismo della truffa

I truffatori sfruttano un metodo semplice ma ingannevole. Solitamente, la truffa si sviluppa in due fasi principali:

  1. Il codice di verifica:
    Ricevete un SMS contenente un codice di verifica. A questo punto, potrebbe arrivare un messaggio su WhatsApp, apparentemente proveniente da un contatto fidato, che vi chiede di inoltrare quel codice.
  2. Il furto dell’account:
    Seguendo le istruzioni, fornite all’hacker il codice, che potrà così accedere al vostro account. Da qui, il truffatore inizia a contattare i vostri amici e familiari, sfruttando la fiducia reciproca per estorcere ulteriori informazioni o denaro.

Le tecniche del social hacking

Massimiliano Dona, presidente di Consumatori.it, spiega come i truffatori non si limitino più a inviare messaggi banali, ma utilizzino tecniche di social hacking, ovvero la manipolazione delle relazioni interpersonali. L’obiettivo è duplice: ottenere dati sensibili, come numeri di carte di credito, o indurre la vittima a cliccare su link malevoli che installano virus o malware.

Strumenti di sicurezza: cosa fare per proteggersi

Fortunatamente, WhatsApp mette a disposizione alcuni strumenti fondamentali per contrastare questi attacchi. Dona consiglia vivamente di attivare:

Fake news e truffe ricorrenti

Oltre al furto diretto dell’account, un’altra truffa molto diffusa è quella che annuncia l’entrata in vigore di una tariffa a pagamento per WhatsApp, a meno che non si condivida un messaggio con altri contatti. Questa notizia è del tutto infondata: WhatsApp continuerà ad essere un servizio gratuito. Un’altra truffa consiste nell’invio di messaggi che invitano a scaricare versioni non ufficiali dell’app, promuovendo funzionalità extra. Tuttavia, cliccando su questi link si rischia di installare virus che possono compromettere ulteriormente i dati personali e danneggiare il dispositivo.

Segnali d’allarme: come riconoscere una truffa

Un campanello d’allarme fondamentale riguarda la lingua del messaggio. Spesso, i messaggi fraudolenti provengono dall’estero e contengono errori grammaticali o espressioni poco naturali. È importante prendersi qualche istante per valutare la veridicità del messaggio, evitando reazioni impulsive. Se qualcosa non torna, è sempre meglio:

E’ fondamentale essere informati e consapevoli delle minacce informatiche che si evolvono di continuo. La prevenzione, basata sull’educazione digitale e l’adozione di misure di sicurezza, è lo strumento migliore per proteggersi da queste truffe. Prendetevi cura dei vostri dati e, soprattutto, condividete queste informazioni con amici e parenti: la sicurezza online è una responsabilità di tutti.

Rimanete aggiornati e diffidate sempre da offerte troppo allettanti o messaggi urgenti che richiedono azioni immediate. La fretta, in questi casi, è spesso la migliore consigliera per chi intende truffarvi.

Exit mobile version