Chieri ha un posto speciale nella vita e nell’opera di San Giovanni Bosco. Fu proprio qui che il giovane Giovanni, nato nel 1815 a Castelnuovo d’Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco), trascorse anni fondamentali della sua formazione. Ed è qui che ancora oggi il suo spirito continua a ispirare, grazie alla presenza attiva della comunità salesiana.
Gli anni di formazione a Chieri
Arrivato a Chieri nel 1831 per studiare, Giovanni Bosco si immerse in un ambiente vivace e stimolante. Frequentò il Seminario per diventare sacerdote, ma fu anche un giovane pieno di iniziativa: tra studio e lavori saltuari per mantenersi, trovò il tempo di fondare la Società dell’Allegri, un gruppo di giovani uniti da amicizia, studio e solidarietà. Fu proprio a Chieri che maturò la sua vocazione educativa, osservando le difficoltà dei giovani più poveri e immaginando un futuro in cui l’educazione sarebbe stata la chiave per il loro riscatto.
L’eredità salesiana oggi
Oggi Chieri mantiene vivo questo legame con Don Bosco grazie alla forte presenza della comunità salesiana. Preti, suore e laici animano oratori e centri giovanili, proseguendo l’opera educativa iniziata dal santo. La loro missione si traduce in attività per bambini e ragazzi, momenti di preghiera, iniziative culturali e sportive, tutte con un unico obiettivo: offrire ai giovani un ambiente accogliente, proprio come fece Don Bosco nel suo Oratorio di Valdocco.
Un punto di riferimento per la città
La comunità salesiana di Chieri non è solo un’eredità storica, ma una realtà viva che coinvolge tanti giovani e famiglie. Ogni anno, in occasione della festa di San Giovanni Bosco il 31 gennaio, la città celebra il suo illustre cittadino con eventi e momenti di riflessione. Un legame che, a quasi due secoli dalla sua presenza a Chieri, continua a essere fonte di ispirazione e speranza per le nuove generazioni.