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Chieri: La serata del ‘Galucio’ segna il ritorno di una tradizione golosa

Una sala gremita all’Auditorium Leo Chiosso ha accolto con entusiasmo la serata dedicata al rilancio del ‘Galucio’, il dolcetto a forma di galletto che ha accompagnato generazioni di studenti, dai nostri nonni ai bisnonni, durante le merende scolastiche. Questo simbolo di genuinità e semplicità torna protagonista grazie all’impegno dell’associazione Carreum Potentia, che ha saputo riportare alla luce una tradizione tanto amata quanto dimenticata.

L’associazione, che da anni è un punto di riferimento per la cultura e la storia della città, ha saputo non solo riscoprire la storia del Galucio, che affonda le radici nell’Ottocento, ma anche creare le basi per il suo rilancio commerciale. Grazie alla registrazione del marchio e alla stesura del disciplinare di produzione, il dolcetto si appresta a diventare un prodotto iconico del territorio.

A partire da sabato, una decina di panettieri e pasticceri delle zone di Chieri, Andezeno, Pino Torinese (Valle Ceppi) e Poirino inizieranno a produrre e vendere il Galucio nei loro negozi. Anche il PalaFenera, casa del Chieri ’76, ha aderito all’iniziativa, rendendo il dolcetto disponibile ai tifosi.

Il futuro del Galucio sembra già promettente, con il Ciofs, noto per il suo corso per futuri pasticceri, che si è messo in prima linea per sostenere il progetto, formando le nuove leve che garantiranno continuità alla produzione.

La serata ha visto la partecipazione delle autorità comunali, tra cui il sindaco Alessandro Sicchiero e gli assessori Carillo, Gagliardi e Giordano, affiancati da Silvia Cambursano della Città Metropolitana. Non sono mancate le istituzioni del territorio, come Roberto Ghio del Distretto del Cibo del Chierese e Carmagnolese, Matteo Rossotto del Consorzio del Freisa e l’ASCOM.

A rendere l’evento ancora più speciale, le toccanti parole di Franco Badoglio, che ha ricordato momenti significativi della sua lunga esperienza amministrativa, e la lettura di una poesia di Adelino Mattarello, accompagnata da uno stranòt di Bruno Masera, che hanno emozionato il pubblico presente.

Il ‘Galucio’, dunque, non è solo un dolce, ma un pezzo di storia che ritorna, pronto a conquistare nuove generazioni con il suo sapore autentico e la sua storia secolare.

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