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Giuseppe Allamano viene proclamato Santo: Castelnuovo Don Bosco “Terra di Santi”

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Il fondatore delle Missioni della Consolata è salito agli altari

Ieri la canonizzazione in Vaticano del sacerdote nato nel 1851. Il miracolo che ha aperto la strada alla santità è avvenuto in Amazzonia, con la guarigione miracolosa di un indigeno attaccato da un giaguaro.

Torino, 20 ottobre 2024 – Papa Francesco, in Piazza San Pietro, ha proclamato Santo Giuseppe Allamano, fondatore delle Missioni della Consolata. Nato a Castelnuovo Don Bosco il 21 gennaio 1851 e morto a Torino il 16 febbraio 1926, Allamano è già stato beatificato nel 1990 da Giovanni Paolo II e oggi viene onorato tra i santi della Chiesa universale. Rettore del Santuario della Consolata sin dai 29 anni, il sacerdote fa parte della tradizione dei “santi sociali” piemontesi.

Un legame con le grandi figure di Torino

Allamano non è solo un nome importante per Torino: era infatti il nipote di San Giuseppe Cafasso e concittadino di San Giovanni Bosco, con i quali condivise il fervore missionario e l’impegno per il prossimo. Ordinato sacerdote a 22 anni, divenne presto rettore del Convitto ecclesiastico, dove formava i giovani preti.

Una missione globale che nasce a Torino

Come ha sottolineato l’arcivescovo di Torino, il cardinale designato Roberto Repole, l’opera missionaria iniziata da Allamano presso il Santuario della Consolata ha preso piede in tutto il mondo. I missionari e le missionarie della Consolata continuano ancora oggi la loro opera di fede, spesso in contesti di grande difficoltà materiale e spirituale.

Le sfide iniziali delle Missioni della Consolata

L’intuizione di Allamano nacque dall’osservazione di un problema: molti giovani sacerdoti desiderosi di partire per le missioni erano scoraggiati dalle diocesi, che preferivano inviare denaro piuttosto che personale. Dopo dieci anni di attese e difficoltà, nel 1901 l’istituzione delle Missioni della Consolata ricevette il via libera ufficiale. La prima spedizione partì l’anno seguente, con destinazione Kenya, seguita nel 1910 dalla fondazione delle Suore Missionarie della Consolata.

La Giornata Missionaria Mondiale

Nel 1912, Allamano propose a Papa Pio X di istituire una giornata dedicata alla sensibilizzazione missionaria, dato che molti fedeli non erano adeguatamente informati sull’importanza delle missioni. Sebbene la proposta venne accantonata, fu ripresa nel 1927 da Papa Pio XI, che istituì la Giornata Missionaria Mondiale, celebrata ancora oggi.

Il miracolo in Amazzonia e la canonizzazione

Il miracolo che ha portato alla canonizzazione di Allamano risale al 1996. Sorino Yanomami, un indigeno dell’Amazzonia, miracolosamente guarì da gravi ferite al cranio provocate da un attacco di giaguaro. Padre Corrado Dalmonego, missionario della Consolata e antropologo, ha riflettuto su come questo evento ponga l’attenzione sulle difficoltà attuali delle popolazioni indigene, spesso dimenticate.

Le sfide contemporanee nell’Amazzonia

Nelle stesse terre in cui si verificò il miracolo, oggi si assiste a una crescente devastazione ambientale, causata da attività minerarie illegali, deforestazione e contaminazione delle risorse naturali, aggravando ulteriormente la già fragile situazione delle comunità locali.

Il messaggio di Allamano oggi

Nel mondo attuale, il motto di Giuseppe Allamano, “fare bene il bene”, risuona con rinnovata urgenza. Le sue parole e il suo impegno per i più deboli rimangono un invito a lavorare per un futuro migliore, seguendo l’esempio della sua vita di servizio.

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