di Raffaella Campagna
Il 14 settembre ho avuto il piacere di assistere al concerto nell’ambito del festival MiTo SettembreMusica: l’Orchestra e il Coro dell’Opera di Lione si sono esibiti all’Auditorium Agnelli con un programma che ha saputo emozionare il pubblico torinese.
Particolarmente interessante è stata la proposta musicale che ha visto protagonisti due compositori diversi per epoca e stile: da una parte, Arnold Schoenberg, un grande innovatore che ha rivoluzionato il panorama musicale, e dall’altra Camille Pépin, una giovane compositrice francese, classe 1990, che ha portato a Torino una proposta assolutamente nuova.
Fondata nel 1983, l’Orchestra dell’Opéra de Lyon ha avuto direttori musicali di spicco, tra cui John Eliot Gardiner, Kent Nagano e Iván Fischer. Attualmente, sotto la guida di Daniele Rustioni dal 2022, l’Orchestra rappresenta un elemento centrale nell’identità artistica dell’Opéra de Lyon, riconosciuta a livello internazionale con premi come l’Opera Award per il “Miglior teatro d’opera” e il titolo di “Opera dell’anno” da «Opernwelt». L’Orchestra è regolarmente invitata a festival prestigiosi come quelli di Edimburgo e Aix-en-Provence, e ha partecipato a tournée in Europa e Giappone.
L’esperienza è stata arricchita dalla notizia di una nuova collaborazione tra Torino e Lione, una sinergia che porterà progetti comuni nel campo della musica, della danza e dell’arte contemporanea, coinvolgendo anche Milano.
Il concerto è stato un simbolo di questa cooperazione, che si estenderà fino al 2025 con nuove iniziative, come la creazione di un’opera luminosa per Luci d’Artista e la Fête des Lumières.
È emozionante vedere come la cultura possa diventare un ponte tra città, arricchendo la vita di chi, come me, ha la fortuna di viverla in prima persona.