Giovanni Bosco nacque in una famiglia di contadini e, dopo aver perso il padre in tenera età, dovette affrontare numerose difficoltà economiche.
Nonostante ciò, sua madre Margherita fece di tutto per garantirgli un’istruzione. Giovannino, un ragazzo intelligente e determinato, aveva un sogno chiaro fin da giovane: a soli nove anni, ebbe una visione in cui Gesù e la Madonna gli indicarono la strada del sacerdozio, con l’obiettivo di aiutare i ragazzi più poveri e bisognosi.
Nel corso della sua vita, Giovanni Bosco realizzò la sua missione a Torino, diventando un punto di riferimento per i giovani. Con il suo metodo basato sulla persuasione e il gioco, trasmise loro valori religiosi e di convivenza civile, preferendo sempre la prevenzione alla repressione.
Fondò la congregazione dei Salesiani, la Pia Unione dei Cooperatori Salesiani e, insieme a Santa Maria Mazzarello, le Figlie di Maria Ausiliatrice.
Tra i giovani che seguì, spicca la figura di San Domenico Savio, un ragazzo che, già a 15 anni, incarnava i principi insegnati da Don Bosco: “Qui, alla scuola di Don Bosco, facciamo convivere la santità nello stare allegri e nell’adempiere perfettamente i nostri doveri.”
Giovanni Bosco morì il 31 gennaio 1888 e fu proclamato santo durante la Pasqua del 1934. Il 31 gennaio 1988, Giovanni Paolo II lo dichiarò “Padre e Maestro della gioventù”.