Dalla neuroplasticità all’umore passando per il sistema immunitario cerebrale: così la dieta va ben oltre il conteggio delle calorie, trasformandosi in una scelta di salute cognitiva
Le nostre scelte alimentarirappresentano un’opportunità per la salute del nostro organismo e del nostro cervello. Ogni volta che addentiamo un boccone compiamo appunto una scelta di salute. La dieta ha un’importanza decisamente maggiore rispetto alle solecalorie presenti nei cibi o anche ai grassi, carboidrati e proteine. Cioè al lato strettamente nutrizionale. Non a caso, spesso si sottovaluta l’importanza della dieta per la salute del cervello. Su Psychology Today Austin Perlmutter, medico e autore del libro Brain Wash, ha elencato i cinque modi più significativi in cui il cibo influenza il cervello.
1. Nutre anche i neuroni
Il cibo che consumiamo si trasforma nei «mattoni» che costituiscono il nostro cervello. Come ogni altra parte del nostro corpo, il cervello è costituito da atomi che si uniscono per formare molecole. «Queste molecole non si creano spontaneamente – spiega l’esperto – a differenza delle piante, non possiamo convertire grandi quantità di CO2 atmosferica nella nostra struttura fisica. Di conseguenza, la sostanza cerebrale è composta quasi interamente da cellule costruite a partire dal cibo che mangiamo». Proprio per questo è fondamentale selezionare attentamente la nostra dieta per costruire cellule cerebrali di qualità superiore. I neuroni sono particolarmente ricchi di grassi insaturi come gli omega-3 e dunque molti esperti raccomandano di consumare diversi grammi di acidi grassi omega-3, come DHA ed EPA, ogni giorno allo scopo di supportare la salute del cervello.null
2.Cambia l’umore
Le scelte alimentari influenzano il nostro umore e la nostra capacità cognitiva. «Sebbene sia facile sovrastimare l’importanza di un singolo pasto sul nostro stato mentale o cognitivo, è vero che il nostro umore e la chiarezza del pensiero sono influenzati dalla dieta – aggiunge Perlmutter – la migliore evidenza a riguardo proviene dai casi di carenza. Ad esempio, la carenza di vitamina B1 può causare perdita di memoria e delusioni, mentre la carenza di vitamina B12 può contribuire a una serie di problemi cerebrali, dal declino cognitivo alla depressione». Inoltre, l’assunzione di proteine, certi aminoacidi, zucchero e cibi contenenti omega-3 sembra anch’essa influenzare l’umore.
3. Rinforza il sistema immunitario cerebrale
La dieta influenza il sistema immunitario del cervello. Il ruolo del sistema immunitario cerebrale è salito negli ultimi anni all’attenzione degli scienziati. E oggi sappiamo che ha un impatto significativo sull’umore, la cognizione e il comportamento (e persino sul rischio di violenza). «Le nostre scelte alimentari influenzano il sistema immunitario cerebrale in diverse modalità, specialmente attraverso l’influenza sul microbioma intestinale» spiega il medico.
4. Influenza la neuroplasticità
Non basta: il cibo modifica la riconfigurazione del cervello, intervenendo sulla capacità nota come neuroplasticità. Il nostro cervello viene infatti costantemente riconfigurato dalle esperienze della nostra vita quotidiana, un processo che può naturalmente essere sia benefico che dannoso. Dipende appunto da quello che ci capita. «Diverse aree di ricerca sul cervello convergono nel suggerire che una compromissione della sana riconfigurazione cerebrale possa essere alla base di vari problemi mentali e cognitivi – aggiunge Perlmutter – inoltre, alcune recenti pubblicazioni hanno suggerito che la riconfigurazione del cervello può essere influenzata dal cibo che consumiamo» .
5.Potenzia il metabolismo cerebrale
Le scelte alimentari influiscono infine sul metabolismo cerebrale. Nonostante il cervello pesi circa 1.300 grammi, consuma circa il 20% dell’energia del corpo. Questo utilizzo importante di glucosio e ATP dimostra come sia essenziale garantire al cervello un accesso costante a un’energia di alta qualità nel corso della vita. «Molti ricercatori si concentrano sull’idea che la mancanza di energia di qualità nel cervello possa accelerare o aumentare il rischio di molte condizioni di salute cerebrale, sottolineando il ruolo chiave di una dieta bilanciata e di livelli sani di zucchero nel sangue per proteggere il cervello da tali problemi» conclude l’esperto.
All’evolversi della ricerca sul legame tra dieta quotidiana e salute cerebrale, diventa chiaro che tutti dovremmo adottare misure per seguire un’alimentazione che supporti il nostro cervello fin da subito e ne influenzi composizione, consumi, attività. Ovviamente quando ci si addentra nel tema del regime alimentare individuale emergono molti problemi, e chi ha problemi di salute preesistenti necessita di un approccio personalizzato. Tuttavia, la dieta più studiata per la salute del cervello fino ad oggi è quella di tipo mediterraneo, ricca di frutta, verdura, noci, semi, grassi sani, pesce e frutti di mare, erbe, spezie e povera di cibi altamente processati. Ma in quanti, ormai, la seguono davvero nei paesi del Mediterraneo, Italia inclusa?