di Christelle D.
- Classe 1965, sposato, papà di tre figlie, nonno.
- Dal 2005 Presidente dell’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino e dal 2015 Tesoriere della FOFI (Federazione Ordini Farmacisti Italiani).
- Dal 2014 siede in Consiglio Regionale e sono Capogruppo della Lista Monviso.
- Laureato in Farmacia, esercita la sua professione sempre orientato al servizio per la salute dei cittadini.
- Appassionato di arrampicata e maratona.
Abbiamo incontrato Mario Giaccone a Chieri. A salutare la sua candidatura anche Alessandro Sicchiero, che si ricandida per il secondo mandato a sindaco a Chieri, con il sostegno di Partito Democratico, +Europa, Alleanza Verdi Sinistra, Movimento 5 Stelle e le liste civiche Sicchiero per Chieri Sì e Chieri Eco Solidale.
“Sono felice che ci sia Mario, che ho conosciuto più di cinque anni fa, quando ha agevolato la nascita della nostra lista civica, che ha ancora il simbolo del Monviso nonostante ora sia una esperienza completamente chierese. … volentieri sono qui a incontrarlo perché è una persona che stimo”
Mario Giaccone ha espresso grande soddisfazione per il successo della lista civica Monviso:
“Sono contento che qui a Chieri l’esperienza civica abbia avuto un così buon risultato, dando una lista che ha contribuito alla gestione del comune per questi cinque anni. Noi continuiamo con la lista Monviso, in questo caso la lista civica, per presidiare l’ambito civico nel centro-sinistra, stabilendo tutti i contatti possibili con tutte le realtà civiche del centro-sinistra dei vari comuni della Regione, cercando di dare a questi un coordinamento e uno spazio per potersi esprimere e per poter evolvere nel tempo. Spesso le liste civiche sono esperienze che si esauriscono in sé stesse, invece il fatto di avere una struttura regionale consente di dare ossigeno a tutte le esperienze civiche e di dare prospettiva nel tempo. La rappresentanza del civismo oramai da dieci anni nella lista Monviso della Regione è solida e lealmente e fedelmente nel centro-sinistra e anche nel Partito Democratico, e in genere con quello che era l’EMU e l’AVS. Siamo contenti di questo lavoro perché ci sono due aspetti: uno, dare all’elettore un’alternativa rispetto al voto del partito; e due, dare al cittadino che vuole invece impegnarsi, in modo personale, uno spazio non soffocante ma libero per professionisti, volontari e appassionati, per poter dare il proprio contributo alla vita della comunità e al bene comune.”