SOCIAL E MINORI. CHIERI CHIEDE IL DIVIETO PER GLI UNDER 13 E
SOLLECITA CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE SUI RISCHI
Approvato dal Consiglio comunale un Ordine del giorno
Rendere effettivo il divieto di utilizzo dei social ai minori di anni 13; permetterne l’utilizzo fino ai 15 solo con il consenso dei genitori; certificare l’età mediante un meccanismo che confermi la presenza dei requisiti anagrafici per l’accesso; sostenere la promozione di campagne per la sensibilizzazione dei rischi per famiglie e scuole: questa la richiesta contenuta nell’Ordine del giorno approvato dal Consiglio comunale di Chieri con 17 voti favorevoli e presentato dalla consigliera di minoranza Rachele SACCO (Progetto per Chieri-Salviamo l’ospedale insieme).
«Recenti episodi di cronaca hanno portato alla ribalta l’uso distorto dei social tra i giovanissimi- spiega la consigliera Rachele SACCO-l’età di iscrizione ai social continua a diminuire mentre aumentano le forme di dipendenza patologiche. Si registrano aumenti dell’incidenza di depressione, disturbi dell’alimentazione e del sonno, cyberbullismo. Attualmente in Italia si deve avere 14 anni per iscriversi ai social senza il consenso dei genitori ma di fatto non ci sono controlli.
Molte piattaforme prevedono un’età minima di accesso a 13 anni ma tramite autocertificazione, quindi facilmente falsificabile. Per questo è importante rendere effettivo il divieto ai minori di anni 13».
«Abbiamo votato a favore, anche se la proposta presenta qualche problema di applicazione pratica, che dovrà essere risolto in sede di percorso parlamentare-commenta la consigliera comunale Manuela OLIA (Pd) a nome della maggioranza-ci sembra importante dare un segnale a tutto il mondo adulto educante, e anche ai genitori, sulla effettiva pericolosità di un uso distorto dei social, sugli effetti che possono produrre, come l’isolamento, il bullismo digitale, oltre che a fenomeni di sfruttamento, che si devono combattere con l’educazione e con l’attivazione di tutti i soggetti che hanno ruoli educativi».