CHIERI | EVENTO | – RESTART! – “CAOS RICUCITO”

Imbiancheria del Vajro – Chieri

RESTART! – “CAOS RICUCITO”

Opere scelte dalla collezione civica di Fiber Art di Chieri

35 opere scelte da 16 cittadini per una mostra aperta, libera e condivisa

 

 

 

Sarà aperta al pubblico da sabato 15 ottobre 2022, all’Imbiancheria del Vajro, in via Imbiancheria 12, a CHIERI, la mostra «Caos Ricucito», quinto ed ultimo appuntamento del
progetto «RestART! Museo relazionale Imbiancheria del Vajro», finalizzato a raccontare, attraverso cinque mostre che si sono svolte nell’arco di due anni, la preziosa Collezione Civica di Fiber Art del Comune di Chieri, “Trame d’Autore”, che con oltre 300 opere realizzate da artisti di tutto il mondo costituisce un patrimonio di valore e di rilevanza internazionale.

Dopo le mostre «I introduce myself» (giugno 2021), «Un grande Abbraccio al Mondo» (marzo 2022) e «La bellezza ritrovata» (giugno 2022) e la quarta edizione di «Tramanda» (settembre 2021), ora «Caos Ricucito» propone dal 15 ottobre al 15 settembre 2022 una selezione di 37 opere di 35 artisti scelte, in totale libertà, da 16 cittadini, che hanno aderito alla call promossa dalla Città di Chieri.

 

Venerdì 14 ottobre, alle ore 18 all’Imbiancheria del Vajro, in via Imbiancheria 12, a CHIERI,
inaugurazione della mostra «Caos Ritrovato», con la partecipazione di Alessandro Sicchiero,
Sindaco della Città di Chieri, Antonella Giordano, Assessore alla Cultura della Città di Chieri,
Silvana Nota, direttrice artistica, Massimo Tiberio, exhibit designer, che ha curato l’allestimento
del percorso espositivo, e i cittadini-curatori.

 

«Siamo molto soddisfatti dell’attenzione suscitata dalle mostre del progetto RestArt! che ha pienamente realizzato l’obiettivo che si prefiggeva, ovvero rivitalizzare l’Imbiancheria del Vajro, trasformandola in un museo relazionale, e far conoscere e valorizzare il ricco patrimonio di Fiber Art che Chieri custodisce, un patrimonio importante dal punto di vista non solo storico e culturale ma anche estetico-dichiara l’assessore alla Cultura Antonella GIORDANORestArt! si conclude con questa mostra in cui le opere esposte sono state selezionate da cittadini comuni che per l’occasione hanno indossato i panni del “curatore” dando vita ad un’esposizione “condivisa”.

Spesso chi visita una mostra di arte contemporanea non comprende ciò che sta dietro le opere: capire come nasce un progetto curatoriale, i problemi logistici, come si lavora in team, come si individua il titolo, i problemi della sicurezza, le esigenze tecniche, la collocazione delle opere, l’allestimento, i testi per il catalogo, le didascalie…Diventare consapevoli degli ‘strumenti’ che bisogna avere per costruire una mostra, aiuta a comprendere meglio l’arte. E per l’anno prossimo, in occasione dei 25 anni di “Trame d’Autore”, stiamo lavorando per organizzare a Torino una mostra con le opere della nostra collezione di Fiber Art: un’ulteriore dimostrazione
dell’importanza artistica di “Trame d’Autore” e che il nostro patrimonio tessile non appartiene al passato, ma continua a caratterizzare l’identità del nostro territorio, in dialogo con l’arte, il design, la moda».

 

LA MOSTRA

Le persone che hanno partecipato alla “chiamata” e che hanno realizzato un progetto curatoriale ed espositivo a “più voci” sono di varia estrazione: lavoratori, pensionati, artisti, simpatizzanti…

La mostra è stata curata e condivisa dal gruppo, che ha seguito alcune linee guida impartite durante le “lezioni” del team di esperti: si è individuato un filone tematico, elaborato un canovaccio, cui agganciare, il titolo, scelte le opere e illustrate le motivazioni della scelta, affrontate le criticità del percorso, tenendo presenti i limiti e le opportunità del luogo espositivo, l’antica Imbiancheria del Vajro. Le prime proposte di organizzazione della mostra sono passate attraverso l’estro personale di ogni partecipante, proponendo colori-guida, emozioni, elementi naturali, ispirazioni da fiabe, ricordi e teatro, il femminile nell’arte e così via.

Alla fine il gruppo si è compattato unanimemente a scegliere un titolo forte e paradigmatico,
“Caos Ricucito”, dove il caos non ha significato negativo, ma di raccolta del “calderone” iniziale, stimolo a cercare la libertà nell’azione sia nell’arte, sia nella vita. La libertà che ci fa uscire da schemi preordinati.

ll “ricucito” significa che dal caos iniziale è possibile far confluire insieme emozioni, colori, forme e formati in un quadro complessivo che li ricomprenda in una finalità unitaria. La ricomposizione consente di godere del percorso, avviando un viaggio sereno dopo la benefica tempesta del caos. L’ordine caotico è sì, un ossimoro, ma nel lavoro di gruppo è come un punto interrogativo che esce da una scatola: cosa prendiamo? Come lo scegliamo? Chi fa che cosa? Il brainstorming iniziale e il confronto serrato ha consentito di mettere a fuoco il percorso considerando anche la logistica dell’esposizione Un punto di ordine è stato raggiunto gradualmente: tale ordine di pensiero si è riflettuto nell’ordine espositivo, che di desidera trasmettere al visitatore. Tra le opere selezionate, si può notare che le dimensioni sono tutt’altro che uniformi, così come le forme e i colori: ma le prime opere inserite nel percorso della mostra riflettono l’idea della confusione portatrice di dubbi e stimoli. Le successive si avvicinano alla pacificazione finale, proposta che il pubblico potrà condividere forte della chiave di lettura proposta dal titolo, che riflette le intenzioni curatoriali. Ogni opera sarà illustrata, oltre che dalla didascalia relativa alla scheda tecnica di “Trame d’Autore”, anche da un “didascalia relazionale”: si tratta di una manciata di parole che esprimono le emozioni suscitate dall’opera nei curatori, ispirandosi alla definizione di “Museo Relazionale”. che viene attribuita al luogo espositivo. Nel segno di un costante invito all’interazione con l’arte, e con l’altro.
Un percorso artistico che dal caos porta il visitatore alla ricomposizione e alla pacificazione.

 

GLI ARTISTI

Sedef Acar,         Sergio Agosti,        Bartu Basoglu,       Anna Bassi,         Luciana Bellotti,       Paola Bitelli,        Raffaella Brusaglino,       Lauren Camp,      Giustino Caposciutti,       Fabio Celestre,

Chen Li,       Mirella Cherchi,      Sara Costa,     Joanna Crone,         Damss Daniela Arnoldi e Marco Sarzi Sartor,       Laura Frus,         Dorthe Herup,        Marisa Iotti,        Mariya Kostova

Marinova,     La Cantra,      Samantha Lai,        Agneta B. Lind,       Mirela Marinescu,       Gina Morandini,        Gloria Nati,        Giulia Nelli,          Martine Plait Lemaire,         Isaura Ramirez,

Lucia Rizzello,      Luisella Rolle,      Francesca Santoro,      Valeria Scuteri,      Marialuisa Sponga,      Valentina Stefanescu,        Amayokasim Yamamoto.

 

IL COLLETTIVO CURATORIALE

Eleonora Benvenuto,       Luciano Berruto,       Roberta Bondoni,      Lorenza Maria Cattadori,       Caterina Fiore,     Lorena Fortuna,        Vanessa Galante,        Daniela Gioda,     Michela Goria,

Carla Pedrali,      Elena Raho,       Raffaella Rochira,      Patrizia Ronchese,      Maurizio Sicchiero,      Vincenzo Tedesco,     Samantha Zutta.

 

IL PROGETTO D’ALLESTIMENTO

Caos che diviene ordine è il fil-rouge della mostra e l’allestimento vuole rendere evidente ed esplicito questo percorso. L’idea del caos primario, generato in nuce ai primi ragionamenti sulla scelta delle opere, che, nel percorso del processo curateliale, diviene sempre più lineare fino a trasformarsi nell’ordine definitivo della mostra concretizzata è il layout concettuale dell’allestimento stesso; questo, in simmetria ed in sintonia col percorso curateliale, si rappresenta come metonima dell’iter realizzativo dell’allestimento. Così il caos iniziale del brainstorming è rappresentato dal caos iniziale dell’allestimento dove tutte le opere arrivano indifferenziate nei loro imballaggi protettivi e la loro distribuzione, nello spazio museale, si sviluppa per gradi di livelli successivi (per vani susseguenti) dal disordine ad un maggior ordine corrispondente ai diversi momenti di realizzazione dell’allestimento stesso. L’exhibit design segue in chiave rappresentativa le proprie fasi diacroniche (rappresentate dalle singole stanze) dallo spacchettamento delle opere,
alla loro posizione preliminare, alle varie ipotesi distributive (tutte queste caratterizzate da composizioni non convenzionali ed indifferenti alle regole ottiche) fino alla posa in opera definitiva stabilita da regole di armonia e chiarezza intellettiva.

INFORMAZIONI

 

Sede: Imbiancheria del Vajro, via Imbiancheria 12, Chieri (Torino)
Orari: sabato e domenica dalle 15.00 alle 18.00
Biglietto: intero 6€ – ridotto 4€ (bambini dai 6 ai 12 anni, possessori di Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta e di Torino card – gruppi organizzati – possessori del biglietto di ingresso di MAC Mostra Archeologica di Chieri, Museo del Tessile di Chieri, Museo del paesaggio sonoro di Riva presso Chieri) – gratuito (bambini sotto i 6 anni, persone con disabilità ed accompagnatore). Ogni domenica sarà presente un curatore con possibilità di visita guidata gratuita inclusa nel biglietto d’ingresso.
Telefono: 011/5211788
Indirizzo mail: info@arteintorino.com
Sito: www.comune.chieri.to.it

 

EVENTI ED ATTIVITÀ

 

Le mostre del progetto «RestART!» sono accompagnate da un programma di eventi collaterali, soprattutto laboratori e workshop, organizzati per i fine settimana e rivolti in particolare alle
famiglie, organizzati da Theatrum Sabaudiae e dal Centro Arte Tessile della Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile.

Attività famiglia “CAOS in-TESSUTO” (5-12 anni)
Domenica 30 ottobre | Domenica 13 e 27 novembre | Domenica 11 dicembre
ore 16.00
Costo: 8 € a bambino | Ingresso gratuito per i genitori
Taccuino con matita Restart in omaggio
Obbligo di prenotazione presso Theatrum Sabaudiae Torino – info@arteintorino.com  – tel: 0115211788

Bambini e genitori esploreranno il mondo della Fiber Art, traendo ispirazione dalle opere in mostra
e dal curioso allestimento e avranno l’occasione di interpretare la loro personale idea di caos, a partire da una scatola contenente fili, nastri, corde, materiali naturali, piccoli oggetti.  Il risultato finale sarà un’opera collettiva.

“FINISSAGE CAOS RICUCITO”
Performance di arte partecipata rivolta ai cittadini
Sabato 10 dicembre
ore 14 – 18.00
Evento speciale di chiusura del ciclo di 5 mostre del progetto RestART.
I partecipanti saranno invitati a relazionarsi con la Fiber Art e con tessuti e fili per creare insieme un’esperienza di produzione condivisa, senza confini di età, genere e cultura.
Ingresso gratuito info@arteintorino.com  – tel. 0115211788

By Donatella

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