Chiostro di Sant’Antonio – Chieri (To) – 29 Luglio 2021
Giovedì 15 Luglio 2021 alle ore 20.30, prenderà il via la seconda edizione del festival internazionale di musica da camera SEED (Sound Entertainment Education Dialogue) evento nato dalla collaborazione tra Villa Simeom e l’associazione chierese CiòCheVale e che mira alla promozione del territorio delle colline che circondano la città metropolitana di Torino attraverso la musica e la cultura.
Il programma, elaborato dalla direttrice artistica di SEED, la pianista nippo/americana Miwa Gofuku prevede due concerti dall’indubbio fascino.
La serata inaugurale del 15 luglio, che si terrà presso gli incantevoli giardini di Villa Simeom, sarà divisa in due parti: la prima, proporrà “Immaginatevi…” un concerto narrante con il Logos Trio di Pasquale Filastò e l’attrice italiana Daniela Piazza (Ultimo Bacio – Baciami Ancora – La Ragazza nella Nebbia); la seconda vedrà esibirsi la SEED Chamber Orchestra, composta da musicisti internazionali di primissimo piano come la newyorkese Emi Ohi Resnick, il clarinettista e direttore dell’Orchestra di Aachen Kazem Abdullah, il flautista Simone Ginanneschi e artisti provenienti dalle file dell’Orchestra della Rai come Federico Fabbris, Alessandra Avico e Carmelo Gullotto; insieme si cimenteranno nell’esecuzione del celebre “Carnevale degli Animali”, il capolavoro del compositore francese Camille Saint-Saëns.
Il 29 luglio, nella straordinaria cornice del chiostro della chiesa di Sant’Antonio di Chieri, verranno celebrati i 100 anni dalla nascita del grande compositore argentino Astor Piazzolla con l’“Omaggio ad Astor Piazzolla”. Protagonisti dell’evento saranno il duo flauto-chitarra PanTarei – Rebecca Viora e Pietro Locatto.
Durante la serata avremo l’eccezionale possibilità di ospitare come special guest star la soprano Chiara Taigi, indimenticabile Amelia, protagonista femminile di Un ballo in maschera di Verdi, in una delle migliori rappresentazioni degli ultimi anni, diretta dal maestro Ermanno Olmi.
Dice Andrea De La Forest, organizzatore e ideatore della manifestazione: “In un periodo così complesso, dove gli eventi culturali sono stati penalizzati e di fatto sospesi, SEED vuole essere un segnale di rinascita per gli eventi stessi e per il territorio, volendosi porre come elemento di valorizzazione e di internazionalizzazione dello stesso.
Noi vorremmo stimolare e sensibilizzare l’intera comunità affinchè cambi passo.
Riteniamo che questo territorio debba per forza di cose ripensare a se stesso in chiave turistico ricettiva perchè tantissimo rimane da fare.
Varietà paesaggistica e biodiversità, varietà di prodotti agroalimentari ed enologici, ricchezza culturale e architettonica (sentieri del romanico e abbazia di Vezzolano), percorsi ciclabili e naturalistici sono solo alcune delle ricchezze che le zone del chierese possono vantare.
Nell’ambito di una promozione di un territorio che tanto avrebbe da offrire è importante il coinvolgimento della comunità amministrative e imprenditoriali. Sarà fondamentale nei prossimi anni la creazione di una rete in grado di cogliere le sfide che il futuro prospetta.
COLLABORANO CON S|E|E|D:
A tutti i seguenti enti e aziende va il nostro ringraziamento più sentito.
Fondazione della Comunità Chierese, Strada dei Colori e Sapori, Consorzio del Freisa di Chieri e della Collina torinese, Rocca di Arignano, Museo del Paesaggio Sonoro, Comune di Chieri, Comune di Andezeno, Comune di Riva presso Chieri, Supermercati Borello – realtà che da sempre crede nella diffusione dei valori del bello e della cultura – Accessori Fashion Design Lionò, AgricoPecetto, FACOLT Associazione Frutticoltori di Pecetto, Pistaaa: la Blueway Piemontese, la rivista il Picchioverde, Cesare Rago Parrucchieri ed Estetica
Sponsor tecnici: Scavino Musica – Frequenze Service SNC – Cookin’ Factory di Claudia Fraschini
Media Partner: MDA Comunicazione – Sunrise ADV
Per contatti e informazioni
Alessandro Bianchi
alessandro.bianchi@sunriseadv.it
Andrea De La Forest
Mobile: 3356840787
www.villasimeom.it/seed/
Location
Costruita nella prima metà del 1800, Villa Simeom (Andezeno) offre oltre sette ettari di parco e seicento metri quadri di sale d’epoca originali, oggi dedicati
Villa Simeom dispone di un ampio parcheggio interno alla proprietà, la location è disponibile tutto l’anno e offre la possibilità di organizzare eventi estivi ed eventi invernali.
Residenza per generazioni della Famiglia Simeom, qui vennero raccolte e archiviate le più importanti testimonianze della storia subalpina racchiuse nell’omonima collezione, nata dalla passione e dalla paziente dedizione del collezionista Silvio Simeom, oggi conservata e consultabile presso l’archivio storico del Comune di Torino.
Oggi Villa Simeom appare un come luogo magico dove il tempo sembra essersi fermato, questo grazie all’autenticità degli arredi, degli affreschi, dei dipinti e di ogni dettaglio che al suo interno la caratterizza.
A fianco della Chiesa, lungo via Vittorio, sorgeva il convento, ora adibito ad uffici e abitazioni: la sua costruzione venne finanziata dalla municipalità chierese in cambio della gestione delle scuole pubbliche da parte dei gesuiti, che ne curarono effettivamente il funzionamento dal 1650 al 1709, anno in cui ne cedettero la gestione ai barnabiti.
I Gesuiti, che si erano stabiliti inizialmente nel convento di S. Antonio, realizzarono il nuovo convento sul sedime di quello antico creando un complesso a pianta quadrangolare con cortile centrale al quale venne poi aggiunta, nel 1709, una manica a tre piani dei quali l’ultimo aperto in una loggia; in anni successivi tale corpo fu innalzato di un piano.
Soppressa nel 1773 la Compagnia di Gesù, nel convento si trasferirono i Francescani, che rimasero fino alla oppressione degli ordini religiosi, nel 1802.
Il Convento fu adibito a scuole e sono nel 1819 fu restituito (insieme alla Chiesa) ai Gesuiti, che dal 1821 vi stabilirono il noviziato: una lapide ricorda il soggiorno del giovane San Giovanni Bosco. L’interno della Chiesa, che esternamente si compone come un tabernacolo, è riccamente ornato di stucchi e dipinti. La coloritura e la doratura degli affreschi, originariamente Bianchi, risale all’inizio del secolo. Nel centro volta è raffigurata la Gloria di Sant’Antonio, del torinese Antonio Blanseri, allievo del Beaumont. Risalgono al XVIII secolo le stazioni della Via Crucis, opera di Giovanni Battista Bernero di Cavallermaggiore. Il pulpito posto sul lato sinistro appartiene alla fase gotica e secondo la tradizione locale era stato realizzato per l’Abbazia di S. Antonio di Ranverso e trasportato a Chieri probabilmente per salvarlo durante l’invasione napoleonica. (cit. da Il Piemonte Sacro)