Il Comune di Chieri ha stanziato un contributo di 30mila euro per favorire l’accesso al credito delle piccole imprese e dei lavoratori autonomi presenti sul proprio territorio, aderendo alla nuova linea di finanziamento attivata dal Fondo di solidarietà “SO.RRI.SO” (Solidarietà che riavvicina e sostiene), progetto della Fondazione Don Mario Operti.
Lo scorso anno il Comune di Chieri aveva stanziato complessivamente 35mila euro a favore del Fondo di solidarietà “SO.RRI.SO”, al fine di attivare micro-prestiti sociali a favore di persone e nuclei familiari residenti sul proprio territorio e che si trovassero in situazioni di difficoltà economica e lavorativa a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19.
Questa nuova misura è finalizzata all’erogazione di prestiti d’impatto destinati a piccole imprese (fino a 5 dipendenti), lavoratori autonomi o partite IVA, con sede operativa nel territorio di Chieri, che si trovano in momentanea difficoltà a causa dei blocchi periodici delle attività e delle restrizioni antipandemiche e che fanno fatica ad usufruire dei ristori e sostegni pubblici, ed è resa possibile dalla nuova convenzione che la Fondazione don Mario Operti ha stipulato con Intesa Sanpaolo, che si affianca a quella con Unicredit, che rimane orientata alla concessione di prestiti sociali a persone e famiglie.
«La Fondazione Operti, attraverso Intesa Sanpaolo, favorisce l’erogazione di un prestito fino a 20mila euro, allo scopo di favorire la ripartenza o la riapertura delle attività-spiega l’assessore alle Politiche sociali Raffaela VIRELLI-il prestito andrà restituito in 6 anni, con un tasso di interesse dello 0,4%. L’importo complessivo delle erogazioni effettuate dalla banca è pari al triplo delle risorse messe a disposizione, quindi il contributo di 30mila euro del Comune di Chieri consentirà di attivare prestiti per 90mila euro. Inoltre, viene superato il vincolo della residenza che era richiesto per i microprestiti a persone e famiglie, in questo caso basta che l’attività si svolga sul territorio di Chieri. Non solo, ma visto che il nostro obiettivo è quello di non lasciare per strada nessuno, è prevista l’erogazione di un prestito fino a 5mila euro anche per quelle microimprese che non danno piena garanzia di solvibilità, in quanto inadempienti o con sofferenze già note (protesti, pignoramenti, sconfinamenti, ecc.). Siamo assolutamente consapevoli della grave situazione in cui si sono venuti a trovare piccoli imprenditori, commercianti, artigiani e lavoratori autonomi. Tutte realtà che hanno sempre vissuto del loro lavoro, contribuendo alla ricchezza della comunità, che ora si trovano in difficoltà temporanea e che hanno bisogno di essere aiutate a ripartire. Anche alla luce di quanto discusso in Consiglio comunale, riteniamo che il meccanismo del prestito d’impatto sia un modo utile e concreto per dare sostegno a piccoli imprenditori e lavoratori autonomi, genera un effetto moltiplicatore, preferibile a regalie di qualche centinaia di euro pro-capite che servirebbero a ben poco».