L’AUMENTO NEL CONGUAGLIO 2020 CONSEGUENZA DELL’APPLICAZIONE DEL NUOVO METODO TARIFFARIO PREVISTO DALLA LEGGE NAZIONALE
Il vice Sindaco Roberto QUATTROCOLO: “Il Comune sta facendo la sua parte: stanziati nel bilancio 300mila euro in più, ora valuteremo ulteriori interventi a favore delle categorie più colpite. Gli aumenti non sono dipesi dalle nostre scelte, il nuovo metodo di calcolo penalizza i più virtuosi, perché incide sulla parte fissa della tariffa.”
«Oltre ai circa 250mila euro che ogni anno stanziamo per coprire le riduzioni e le esenzioni della Tari, con l’ultimo bilancio abbiamo aggiunto ulteriori 300mila euro allo scopo di calmierare gli aumenti conseguenza del nuovo metodo tariffario, che è stato introdotto a livello nazionale. Una decisione, quella assunta da ARERA, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che giudichiamo negativa anche sotto il profilo delle scelte ambientali e su cui chiederemo agli organi competenti un ripensamento. Inoltre, valuteremo quali altri interventi sarà possibile mettere in campo per venire incontro alle attività imprenditoriali maggiormente colpite dalla pandemia. Pertanto, il Comune sta facendo la sua parte. Lo dimostrano anche la scelta di garantire la stabilità del canone unico comunale, per i dehors degli esercizi pubblici e per gli operatori mercatali, e i 100mila euro stanziati per i Buoni Shopping»: lo affermano il Sindaco Alessandro SICCHIERO e gli assessori Roberto QUATTROCOLO e Luciano PACIELLO, replicando alle preoccupazioni sollevate dai pubblici esercenti, commercianti e artigiani.
In questi giorni stanno arrivando alle famiglie e alle utenze non domestiche le bollette relative alla TARI, con il conguaglio 2020 e l’acconto 2021. Gli importi risentono dell’entrata in vigore del nuovo Metodo Tariffario per il servizio integrato di gestione dei Rifiuti (MTR), che ha come obiettivo, tra l’altro, di armonizzare i costi e le tariffe sul territorio nazionale.
A Chieri la TARI si basa sul “tributo puntuale”, ovvero la misurazione puntuale dei rifiuti prodotti, con una parte fissa della tariffa (la superficie dei locali per le utenze non domestiche e numero dei componenti della famiglia e superficie locali per le utenze domestiche), e una parte variabile calcolata sugli effettivi svuotamenti dell’indifferenziato (oltreché conferimento vetro, organico e carta per le utenze non domestiche), così da massimizzare la raccolta differenziata.
«Per il nostro Comune – spiega il vice Sindaco ed assessore al Bilancio Roberto QUATTROCOLO – questo nuovo modo di calcolo della TARI risulta penalizzante per la parte fissa (+34% per le utenze non domestiche e +11% per le utenze domestiche), mentre si è ridotto l’impatto sulla parte variabile ( -25% indifferenziato, -22% carta, -25% organico, -56% vetro per le utenze non domestiche e -17% per gli svuotamenti indifferenziato per le utenze domestiche). Si tratta di effetti che non dipendono dalle scelte del Comune, infatti, non è possibile intervenire su questo nuovo metodo di tariffazione, perché predefinito per legge. Inoltre, nel 2019, in sede di approvazione delle tariffe, abbiamo potuto imputare più sulla parte variabile e meno sulla parte fissa, nel 2020 questo non è più stato possibile alla luce del nuovo metodo tariffario.
Chiaramente i chieresi risultano penalizzati, proprio per il fatto che mentre la diminuzione della variabile incide solo su chi fa molti svuotamenti, l’aumento della fissa incide sempre e comunque su tutti, al punto da annullare la riduzione sulla variabile quanto più si è virtuosi. È quindi comprensibile che chi si impegna nella differenziata, è virtuoso e fa pochi svuotamenti, faccia difficoltà ad accettare l’aumento. Comprendiamo perfettamente lo smarrimento che possono aver provato i cittadini, soprattutto gli esercenti, nel leggere l’importo dell’avviso di pagamento, meno le polemiche avanzate da chi sa benissimo che il Comune non può modificare il metodo tariffario previsto dalla legge. Il che non toglie che abbiamo assunto l’impegno di calmierare la TARI per il 2021, con ogni intervento utile, pur nel difficile momento in cui ci troviamo ad operare».
«In più, questa nuova modalità di calcolo si è sovrapposta all’emergenza sanitaria ed economica, determinando una ulteriore difficoltà. Ma, ribadisco, questo non è dipeso da nostre scelte. Per legge la TARI, e questo avviene dalla sua istituzione, deve assicurare la copertura integrale dei costi; pertanto se il servizio costa 100, quel 100 va suddiviso tra tutti gli utenti, domestici e non domestici. Peraltro, la maggioranza dei Comuni italiani non sono a tributo puntuale come Chieri, che così finisce per essere penalizzata, proprio perché il nuovo MTR distribuendo il costo del servizio in misura maggiore sulla parte fissa anziché sulla variabile, fa esattamente il contrario di quella che da sempre è stata la nostra politica, per incentivare la differenziazione e ridurre il rifiuto indifferenziato».
Chieri, 17 aprile 2021
Info stampa
Emanuele Rebuffini 338/3542780