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NEWS /Il Governo valuta nuova stretta tra Natale e Capodanno.

Le immagini degli assembramenti per le vie dello shopping di molte città hanno fatto discutere. “Ovunque ci sono foto dei centri delle città con assembramenti insopportabili”, ha detto il commissario straordinario Domenico Arcuri. E incombe la paura di una terza ondata di coronavirus, che secondo diversi esperti è praticamente una certezza. “Il rischio di una terza ondata esiste ed è concreto. Non siamo indovini, ma considerati i numeri attuali possiamo prevedere che eventuali disattenzioni a Natale le pagheremo con la terza ondata, che oltretutto rischia di sommarsi alla stagione influenzale”, ha sottolineato all’Adnkronos Salute Roberto Cauda, ordinario di Malattie infettive all’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore dell’Unità operativa di Malattie infettive della Fondazione Policlinico Gemelli Irccs di Roma.

In sostanza, per quel che riguarda i prossimi giorni festivi e prefestivi, quindi proprio a ridosso di Natale, si prospetta l’ipotesi di disporre anche nuove zone rosse e arancioni sulla base delle indicazioni che verranno date dagli scienziati. Non un nuovo lockdown, viene sottolineato, ma un irrigidimento delle disposizioni in tutta Italia. Si profila una mozione di maggioranza da presentare questa mattina in Senato con l’obiettivo la questione della mobilità tra comuni diversi.

Il governo valuta quindi una stretta: nuove misure dovrebbero infatti essere decise oggi in un incontro fra capidelegazione, ministri e Cts. A quanto pare la maggioranza è compatta sulle indicazioni da dare in vista dei giorni di Natale. I passi da compiere per modificare le misure contenute nel decreto e nel Dpcm Natale, sono stati al centro della riunione del premier Giuseppe Conte con i capidelegazione, il ministro delle Regioni Francesco Boccia, il sottosegretario Riccardo Fraccaro, il ministro dei Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà.

Dal vertice è arrivato un via libera alle deroghe per gli spostamenti ma solo per quel che riguarda i piccoli comuni. Il limite che si sta considerando per le deroghe agli spostamenti natalizi è quello dei comuni con 5mila abitanti entro i 30 km. Per il resto, però, l’intenzione è quella di andare verso un “irrigidimento” delle disposizioni sulla base di quello che è stato definito “modello Merkel”. In Germania da mercoledì scatta il lockdown ‘duro’ con la chiusura dei negozi non essenziali, no agli assembramenti, sì al telelavoro e all’istruzione a distanza. Per le feste di Natale, i tedeschi potranno invitare un massimo di quattro persone oltre ”i familiari più prossimi”. Sempre che sia possibile, si invita a rispettare ”una settimana di protezione” con contatti ridotti prima delle visite. Vietati, invece, i ritrovi per Capodanno. Proibita anche la vendita di fuochi d’artificio.

Nuove misure per contenere la diffusione del coronavirus sono state chieste in giornata dal Pd come è emerso ieri nel corso di una riunione dei ministri Pd con i capigruppo di Camera e Senato, il segretario Nicola Zingaretti e il vicesegretario Andrea Orlando. “Le misure indicate alcune settimane fa dal Governo per contenere la curva della pandemia stanno funzionando. Se la situazione in molte Regioni migliora è solo grazie a quelle misure di contenimento e a comportamenti coerenti e responsabili. Malgrado questo, il numero delle vittime e’ drammatico cosi come il numero complessivo dei positivi. Ora bisogna fare di tutto per non disperdere questi risultati e non tornare indietro”, la posizione espressa dai vertici del Pd.

“Per questo, alla luce di un sicuro aumento del rischio di assembramenti dovuto al periodo delle festività e alle raccomandazioni alla prudenza e responsabilità del comitato scientifico nazionale, occorre valutare l’adozione di nuove misure che garantiscano il contenimento dei contagi”.

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