Il RICAMO BANDERA è un ricamo a punti liberi realizzato su un tipico tessuto ornamentale, tipico della zona del chierese, chiamato tela bandera in uso nel XVIII. Questo tipo di tessuto viene nominato negli “statuto dell’Arte del Fustagno” risalenti al Quattrocento, tessuto di canapa prima e di cotone operato poi.
Questo supporto deve essere di cotone a nido d’ape o a righe, preferibilmente di colore bianco o ecrù, mentre il filato deve essere di lana in varie tonalità di colore per rendere al meglio le sfumature naturali dei soggetti rappresentati.
Il nome “bandera” lo si deve dalle pezze cioè le “bande” che vengono citate nei documenti e contratti degli artigiani e mercanti.
In origine il tessuto aveva una trama più grossolana, perchè destinato alla produzione di biancheria, alle giubbe dei militari o a volte anche quelle della servitù. Solamente nel Seicento questa stoffa viene impiegata per tessuti d’arredo, in quanto le famiglie nobili non potevano più permettersi tessuti pregiati quali lino e la seta per arredare le loro nobili case e furono quindi costretti a ripiegare sul cotone per ridare lustro alle loro abitazioni.
Persino Maria Giovanni Battista di Savoia Nemours, seconda Madama Reale, madre del più famoso Vittorio Amedeo II ,era una amante di questo tipo di tessuto e soprattutto dei suoi ricami, tanto da farsi ricamare un bellissimo copriletto oggi visibile presso gli appartamenti reali della Reggia di Venaria (salvo cambio di allestimenti) che raffigura la dea Diana e Endimione realizzato nella seconda parte del Settecento.
I punti adottati sono molteplici. Il punto detto lanciato consente di ottenere delle sfumature molto d’effetto quasi come se fossero delle pennellate, il punto catenella adoperato per i contorni, il punto erba per ricamare steli, rametti, nervature di foglie ed infine il punto nodi per i piccoli motivi.
I soggetti che vengono realizzati con questo ricamo particolare, sono soprattutto composizioni floreali dove vengono scelti per lo più tulipani, peonie, rose, garofani, ma anche arance e limoni.
A volte figure antropomorfe, uccelli, fregi architettonici, ghirlande, in genere contornate da spesse cornici in figura di nastro per avere un effetto scenografico. I disegni più antichi si rifacevano allo stile roccocò per poi cambiare in soggetti più fantasiosi.
Nel XIX sec il ricamo bandera si diffuse nell’aristocrazia torinese e si diffusero le prime scuole e laboratori in particolare grazie all’impegno di Sofia Cacherano di Bricherasio, nobildonna amante delle arti tout court. Purtroppo in seguito alla sua morte il ricamo bandera conobbe un costante declino.
Il ricamo bandera è da sempre un marchio di qualità. Il modo di dire “ in quella casa ci sono dei bei bandera” oppure” hanno dei bei bandera” significava avere a che fare con una famiglia di tutto rispetto, forse proprio per questo il bandera ha appassionato le dame della media aristocrazia e della nobiltà militare.