Le tecniche conosciute per non piangere quando ci troviamo a tagliare la cipolla sono forse infinite. Non tutte però sono vere e ben poche hanno un fondamento scientifico.
Impariamo a riconoscere i consigli giusti dalle leggende metropolitane.
Tutta colpa dello zolfo
Se la cipolla ti fa piangere in cucina, c’è un solo responsabile: lo zolfo.
Sono infatti gli stessi elementi solforati a caratterizzare in positivo l’aroma della cipolla e allo stesso tempo a rilasciare, al taglio, dei composti volatili che si rivelano corrosivi per gli occhi. Come difendersi?
Qualche indicazione.
- Bagna in acqua la cipolla e il coltello così da evitare che i composti solforati arrivino al viso (le varianti con latte, aceto e crema di ginseng sono da snob),
- Tieni la cipolla in frigo per un’ora, i solforati voleranno via con più difficoltà (non esagerare, lascia stare il freezer),
- Tieni la bocca chiusa (letteralmente) e respira solo con il naso (non all’infinito, eh).
Un suggerimento alternativo ma efficace
Le tecniche descritte in alto non ti soddisfano? Se vuoi sperimentare vie alternative, hai un’ultima possibilità: fruga tra i cassetti alla ricerca degli occhialini da nuoto e indossali in cucina. Poco eleganti se hai ospiti, vero. Ma di sicuro pratici e infallibili!